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Correlazioni in Medicina



Farmaci per la soppressione della secrezione acida associati ad aumentato rischio di infezioni da Clostridium difficile nei bambini


Diversi studi hanno confermato l’associazione tra farmaci acido-soppressori e le infezioni da Clostridium difficile ( CDI ) negli adulti.
Uno studio ha valutato l'associazione tra farmaci per la soppressione della secrezione acida e le infezioni da Clostridium difficile nei bambini.

Sono stati analizzati in modo retrospettivo una serie di casi. I pazienti avevano una età compresa tra 2 e 18 anni durante il periodo 2001-2013, e avevano avuto diagnosi di infezione da Clostridium difficile.

Le incidenze relative ( RI ) di infezioni da Clostridium difficile o CDI ricorrenti sono state calcolate confrontando i periodi di tempo in cui erano stati prescritti e non-prescritti gli inibitori della pompa protonica ( PPI ) o gli antagonisti dei recettori della istamina-2 ( H2RA ).

Ci sono stati 2.531 casi di infezioni da Clostridium difficile tra i 2437 pazienti, e a 1.190 ( 48.8% ) erano stati prescritti i farmaci per la soppressione della secrezione acida.

Le infezioni da Clostridium difficile erano più probabili che si verificassero nei periodi in cui i pazienti avevano una prescrizione di un inibitore della pompa protonica ( RI = 2.36; 95% CI 2.22-2.52 ), di un antagonista del recettore H2 ( RI = 1.95; 95% CI 1.63-2.34 ), o durante i periodi in cui questi farmaci erano stati prescritti contemporaneamente ( RI = 2.40; 95% CI 1.90-3.04 ).

Ci sono stati 265 ( 10.4% ) casi che sono stati classificati come ricorrenti tra 217 ( 8.9% ) pazienti.
Anche le infezioni ricorrenti da Clostridium difficile avevano una maggiore probabilità di presentarsi durante i periodi di prescrizione degli inibitori della pompa protonica ( RI = 1.74; 95% CI 1.51-2.00 ) e degli antagonisti del recettore H2 ( RI = 2.63; 95% CI 1.89-3.66 ).

In conclusione, i farmaci per la soppressione della secrezione acida sono associati a un aumentato rischio di infezioni da Clostridium difficile e di infezioni ricorrenti.
Un uso giudizioso di questi farmaci deve essere preso in considerazione, soprattutto per i pazienti a più alto rischio di infezioni da Clostridium difficile. ( Xagena2014 )

Nylund CM et al, J Pediatr 2014; 165: 979-984.e1

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